Maggio 2023
Gli Elementi
Franco Forloni
Franco Forloni è laureato in Medicina.
Ha studiato pianoforte sostenendo gli esami presso il Civico Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo. Dal 1981 al 1986 ha diretto il Gruppo Corale ICAT di Treviglio.
Con questa compagine ha vinto la Prima e la Seconda edizione del “Trofeo Valle D’Aosta” - Verrès.
Ha partecipato al “Florilège Vocal – Concours International de Chant Coral” – Tours (Francia), all’International May Choir Competition - Prof. G. Dimitrov”- Varna (Bulgaria), oltre a numerosi piazzamenti in altri concorsi nazionali di alto livello quali Appiano Gentile, Genova, Ivrea.
Sempre con il Coro ICAT ha realizzato l’incisione del loro terzo longplay.
Dal 2005 è Direttore del Coro Calycanthus di Treviglio, di cui è stato uno dei fondatori.
Adobati Eugenio
Biffi Vittorio
Casirati Angelo
Cerea Paolo Nicola
Clark Markus Anthony
Facoetti Luigi
Jemma Giosuè
Maccarini Massimo
Maccarini Mario
Allevi Rosalba
Belloli Elisa
Bertoni Emanuela
D’andria Ludovica
D’antonio Maria
Fattori Mariateresa
Galante Silvia
Ghezzi Paola
Giudicatti Milena
Lazdina Anna
Leoni Anna
Marcandalli Carla Rosa
Montepaone Luciana
Perego Annamaria
Possenti Giusy
Prina Emilia
Reggio Mariateresa
Ronchi Daniela
Signorelli Maria Antonella
Vavassori Carolina
Bertola Alessandra
Bussini Monica
Carioli Paola
Cazzaniga Mariagrazia
Finardi Erika
Giannattasio Liliana Teresa
Giussani Pierangela
Grana Daniela
Manzotti Mariarosa
Moriggio Raffaella
Nicoli Nadja
Pontiroli Cristiana
Semchenkova Irina
Ubbiali Rosa
Vecchi Anna
Zucchinali Giovanna
Casirati Massimo
Ceravolo Saverio
Comotti Giorgio
Delevati Giuseppe
Emaldi Luca
Erba Riccardo
Ferrario Eugenio
Formenti Luigi
Leopizzi Stefano
Locati Gian Paolo
Magni Gianpaolo
Marinelli Achille
Martini Giovanni Eugenio
La nostra storia
Ciao, se sei arrivato qua significa che sei curioso e che la musica ti piace.
Noi siamo un coro polifonico e ti possiamo assicurare che la musica corale non è noiosa, anzi, semmai è contagiosa: nel lontano 2005 eravamo in nove ed ora siamo quasi cinquanta. Per fortuna non c’è antidoto a questa passione, nel nostro caso anzi è stata una vera e propria epidemia. Se cominci difficilmente puoi smettere.
All’inizio ascolti, canticchi sottovoce, poi osi sempre più e timidamente le tue corde vocali iniziano a vibrare e si sintonizzano e si rafforzano con le altre in una magia che si ripete ogni volta che il nostro direttore con le sue abili mani, usate un po’ come frusta e un po’ come carezza, ti guida verso il piacere del canto. Ascolti i tuoi compagni di sezione (bassi, tenori, contralti e soprani), poi gli altri gruppi, fino a che ci si fonde in suoni di mille coloriture, dolci, tristi, dissonanti, soavi; quando finalmente canti da protagonista, spesso vieni frenato, finché la tua voce diventa ingranaggio di un meccanismo in cui tutti sono al servizio di tutti.
Alla fine di ogni brano imparato ed eseguito ti accorgi di vibrare di mille sensazioni. E’ pura magia: il nostro cervello e la nostra anima hanno trasformato quei misteriosi punti neri, scritti su righe e spazi, in un’alchimia che arriva laddove ogni altra parola e medicina nemmeno s’avventurano. Poi l’applauso gratificante del pubblico alla fine del concerto. Sono sensazioni che rimangono dentro, che puoi ripescare nei momenti difficili della tua giornata, quando vuoi sfuggire dai suoi mille strilli. “Chissà com’è difficile!”. Ti possiamo assicurare che non lo è; certamente è impegnativo e richiede passione, tanta passione, ma le soddisfazioni e il piacere che ne ricavi, credici, saranno impagabili. Se così non fosse non saremmo oggi in cinquanta. Nessuno di noi è professionista; ci siamo ugualmente confrontati con altri cori in concorso, nel 2010 a Biella e a Stresa, nel 2016 a Quartiano di Mulazzano raccogliendo soddisfazioni e giuste critiche. I nostri limiti ci spronano per fare meglio. I grandi direttori dicono che l’esibizione perfetta non esiste e che si può e si deve sempre alzare l’asticella, per arricchirsi ogni volta che la si supera.
Ogni esibizione è un nuovo obiettivo.
Come vedi dal sito, abbiamo percorso molta strada e ci siamo esibiti in molti concerti:
Dal 2010 abbiamo iniziato attività di gemellaggio e scambio culturale con cori inglesi, condividendo con loro il piacere del bel canto, dal Southampton Youth Choir di Southampton (2010), diretto da Jane Higgins, al coro A Handbag of Harmonies di Chester (2015), diretto da Matt Baker. Nel 2017 è nato il gemellaggio con il coro francese di Tourrettes-sur-Loup, Costa Azzurra concretizzatosi nel loro arrivo a Treviglio ad ottobre. Dal 2008 sono nate importanti collaborazioni con famosi Maestri d’organo quali il Maestro Paolo Oreni e nel 2015 con il Maestro Fabrizio Vanoncini (v. immagine a destra). In particolare l’opportunità di cantare con le Handbags di Chester e con il Coro di Tourrettes-sur-Loup ci ha permesso di confrontarci direttamente con sonorità differenti e una diversa disciplina canora, arricchendoci grazie all’integrazione delle due identità. La letteratura polifonica è immensa, e per fortuna il nostro gruppo ama sperimentarne gran parte; il repertorio è ampio in termini temporali, cosicché anche il pubblico può capire l’evoluzione della musica nel corso dei secoli. L’aggiunta poi dell’accompagnamento strumentale, sia esso organo o orchestra da camera, ci ha recentemente dato un’altra visione dell’universo da esplorare e delle nostre capacità vocali; la voglia di proseguire insieme nel cammino nel frattempo cresce.
Caro amico, se sei arrivato sin qui, forse ti interessa veramente venire ad ascoltarci: noi ti invitiamo a farlo, e, magari, ad unirti a noi. Non pensare “sono stonato”: molti di noi avevano questa idea, ma oggi fanno parte del coro. Ognuno può farcela, non solo fondendo la propria voce con quella degli altri, ma anche portando se stesso e la sua personalità all’interno della squadra. Potresti avere così anche tu, come noi, la formula magica per ricaricarsi: si chiama coro Calycanthus e la puoi sperimentare ogni lunedì sera.